L’Arte della prevenzione Yangsheng e la Dietetica possiedono fondamenta comuni e fanno parte integrante della Medicina Cinese.
La salute e il benessere individuale dipendono dalla alimentazione.
Alimenti e bevande garantiscono il corretto funzionamento dell’organismo, infatti dalla loro assunzione e metabolizzazione si genera l’energia nutritiva (Yingqi) che andrà a nutrire i vari organi e apparati e che permetterà di svolgere in modo regolare e coordinato le diverse funzioni fisiologiche.
L’arte di nutrire il principio vitale assegna grande importanza al rispetto dei principi dietetici della medicina tradizionale e della dietetica cinese.
Avere una alimentazione sana per nutrire il principio vitale e prevenire le malattie vuol dire: bilanciare i cinque sapori, mangiare in quantità moderata e a orari prestabiliti, scegliere le modalità di cottura più appropriate e adeguare l’alimentazione alle quattro stagioni
(Zhang 1990:79)
La dietetica cinese ci apre la possibilità di conoscere gli alimenti superando la visione della dietetica occidentale che li suddivide in macro e micronutrienti, ampliando le conoscenze sulle caratteristiche intrinseche dell’alimento legate al luogo di origine, alla terra di produzione, alle caratteristiche della forma, dei sapori, dei colori e alla natura termica, alla loro azione sui diversi organi, in una visione di un’agricoltura sostenibile e armonica con i cicli stagionali.
In generale gli alimenti vengono classificati in base a diverse caratteristiche, scopriamo quali:
La vitalità dell’alimento dipende dal luogo dove è stato coltivato per i vegetali o dove è stato allevato per gli animali, la qualità del terreno per i vegetali, la qualità dell’alimentazione per gli animali. Il rispetto della rotazione delle colture e la raccolta alla maturazione nel rispetto delle 4 stagioni per i vegetali. Il livello di autonomia e la libertà di muoversi per gli allevamenti degli animali.
In pratica per scegliere un alimento ricco di vitalità dobbiamo orientare la scelta verso verdure e frutta fresca di stagione di produzione locale e di filiera corta (dal produttore al consumatore) e se possibile di produzione biologica. Anche nella scelta della carne dovremmo preferire animali provenienti da allevamenti locali di filiera corta. Per il pesce è preferibile quello fresco di acqua salata o dolce di pescato locale.
Gli alimenti conservati e di filiera lunga perdono l’essenza nei processi di lavorazione, quindi hanno poca vitalità e scarso valore nutritivo.
In Dietetica cinese, il sapore (wuwei) è “l’attività di trasformazione che una determinato alimento è in grado di produrre all’interno dell’organismo”. La prima opera a parlare dei Cinque sapori fu il Huang di Neijing (黄帝内经) che li distinse in: piccante, dolce, acido/agro, amaro e salato; a cui sono poi stati aggiunti nel tempo i sapori insipido, astringente e aromatico.
Già le piante sono prodotte in Cinque colori,
Cinque colori con variazioni innumerevoli all’occhio
Le piante producono i 5 sapori
La delicatezza dei cinque sapori è infinita
Le attrazioni e desideri possono differire,
Ma per affinità ognuno trova ciò che gli va
Il Cielo nutre l’uomo con i 5 Cinque soffi,
La Terra nutre l’uomo con i 5 sapori;
I Cinque sapori penetrano dalla bocca
E sono tesaurizzati negli Zang
Per mantenere i Cinque soffi.
Swen, cap. IX
Secondo la medicina cinese gli alimenti sono inseriti all’interno del legame uomo e ambiente e al sistema dei 5 elementi. All’interno di questo sistema di relazioni, a ogni elemento corrisponde un sistema funzionale o loggia organo/viscere, un sapore, un colore, una stagione, un punto cardinale , un momento della giornata…
A differenza della tradizione culinaria e dietetica occidentale, in medicina cinese i sapori sono associati ai 5 elementi e alle coppie organo-viscere, in relazione con i cicli stagionali.
I CINQUE SAPORI
L’utilizzo dei sapori si può paragonare a un concerto; ogni sapore nutre un sistema funzionale e armonizza un altro sistema (esempio: il sapore acido associato al Fegato lo nutre sostenendo la raccolta di sangue, inoltre aiuta il lavoro di interiorizzazione del Polmone e l’equilibrio del Cuore).
L’utilizzo dei sapori è complesso, specifico e non scontato.
Ciascun sapore assunto in modo moderato, nutre la struttura del sistema funzionale del proprio organo di appartenenza. Ciascun sapore, se assunto in eccesso lede la struttura dell’organo di riferimento.
Esempio una giusta quantità di sapore salato nutre il Rene, un eccesso di sapore salato diventa tossico e lede il Rene.
Attenzione in dietetica cinese il sapore salato che nutre il rene si riferisce agli alimenti che contengono sale naturalmente come i prodotti del mare: pesci, molluschi e crostacei.
Il sapore salato tossico è il sale da cucina e i prodotti conservati che contengono sale, entrambi consumati in eccesso ledono la struttura del rene.
La combinazione dei sapori è molto importante per i diversi organi in quanto ognuno dei sapori ha una azione sia sulla struttura che sulla direzione dell’energia che è specifica e peculiare per ogni organo.
Il Percorso di Alimentazione energetica secondo la medicina cinese prevede una valutazione del biotipo e energetica della persona, lo studio ed elaborazione di un percorso personalizzato sia per la prevenzione che in condizioni patologiche.
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