La Medicina cinese ci permette di considerare l’uomo nella sua complessità in una visione olistica come microcosmo inserito nel macrocosmo, tra Cielo e Terra, segue i cicli naturali stagionali, utilizzando l’energia del Sole e della Terra.
“L’uomo, il cielo e la terra fanno parte l’uno dell’altro così come il sole e la luna si conformano l’uno all’altro
[Uomo, Cielo e Terra sono tre realtà indissolubilmente legate così come il sole e la luna dipendono l’uno dall’altro]” (Lingshu 灵枢 Cap. 79)
L’Arte dello Yangsheng nacque in Cina milioni di anni fa e conobbe varie evoluzioni nel corso del tempo, di pari passo allo sviluppo della medicina tradizionale, della dietetica e della farmacopea cinese.
Nell’antichità lo scopo della medicina classica cinese era quello di prevenire la comparsa delle malattie e permettere all’uomo di vivere in salute, al massimo delle proprie capacità fisiche e spirituali. La preservazione della salute, così come la cura delle malattie, non era il fine ultimo ma lo stadio per poter accedere a livelli di coscienza e di esistenza superiori. L'uomo dell'antichità rispettava le leggi naturali nella quotidianità, consumava cibi locali, il suo impatto sul mondo naturale e animale era minimo e la sua conoscenza delle malattie scarsa.
Fondamentale era prevenire prima di curare. Se si fosse rafforzato l’organismo, aumentandone le difese e preservandone lo stato di salute, le probabilità di ammalarsi sarebbero state infatti minori.
Tra le pratiche mediche antiche vi erano: la dietetica, il qigong (气功, un tempo noto come 导引 Daoyin), il massaggio, gli esercizi di respirazione e di meditazione, l’alchimia interna o sessuale (内丹 Neidan).
Per definire Nutrire la vita troviamo nella storia della medicina cinese la definizione di “nutrire il principio vitale (养 生 yangsheng)”, “vivere nel Dao (道生 daosheng)”, “nutrire la propria natura (养性 yangxing)” e “conservare la propria vita o mantenersi sani (摄生 shesheng)” al fine di preservare la salute fisica e mentale con l’obiettivo di lunga vita.
Come si fa a nutrire la vita ? Per poter yang (养 nutrire) lo sheng (生 il principio vitale, la vita) è necessario rispettare il proprio corpo e la natura, conoscere i cinque organi, i loro punti forti e quelli deboli, evitare ciò che li danneggia e privilegiare ciò che li rafforza.
L’ uomo viene considerato nella sua unicità, interezza e complessità di Corpo - Mente - Spirito. Per godere di buona salute sarà dunque necessario nutrire sia il corpo (形 xing), e dunque tutte le sue componenti materiali (organi, visceri, visceri straordinari, ossa, tendini, meridiani ecc.) che la psiche (神 shen), intesa come tutte le attività mentali, spirituali, psicologiche, emotive e intellettuali umane.
L’arte della prevenzione sviluppatosi nei secoli costituisce oggi un corpus della medicina cinese che fornisce indicazioni precise per mantenersi in salute nelle quattro stagioni, nutrendo l’energia yin o yang nel momento naturalmente corretto, sempre al fine di mantenere l’equilibrio energetico interno che garantirà la salute del nostro corpo (fisica e psichica).
L’arte dello yangsheng coinvolge tutte le attività quotidiane della nostra vita inserite nell’ambiente di vita, seguendo il ritmo delle stagioni: lavoro, riposo, svago, vita sociale, affetti, stato di salute fisica e psichica, alimentazione, attività fisica, tecniche di conduzione dell’energia 气功 qigong e 太极拳 taijiquan.
La cultura dello Yangsheng promuove comportamenti e scelte di salute nella vita quotidiana nel rispetto di sé stessi e dell’ambiente.
Per questo è importante regolare bene il nostro orologio biologico evitando di incorrere in disarmonie del ritmo sonno-veglia e eccessi o deficit alimentari, bilanciando attività fisica e riposo, imparando a riconoscere e gestire le emozioni con l’educazione e la nutrizione della mente e dello spirito.
Nella Newsletter troverete indicazioni specifiche stagionali sull’Arte della della Prevenzione Yangsheng (ciclo sonno-veglia, alimentazione, movimento, meditazione) da inserire come comportamenti di salute nella vita quotidiana, in base alla variazione dei cicli stagionali.